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2018

Bergamo

           L’installazione comprende un televisore Samsung 4k di 60” posto orizzontalmente sul pavimento adiacente una parete sulla quale è stato appeso uno specchio delle medesime dimensioni. L’audio è fruibie attraverso delle cuffie poste sulla parete posteriore. Lo scopo dell’installazione è la disappropriazione e la rinuncia alla “paternità artistica” dell’opera e alla visione della distruzione dell’”aura” che aleggia attorno al contesto, all’opera stessa e all’operato dell’artista. La dinamica principale è lo scardinamento del processo artistico non ponendo barriere tra l’artista e il pubbiclo, che si confondono, data la forma didascalica di tutta l’operazione che ne compromette un facile collocamento nella mente del fruitore e attraverso i piani ontologici. Le radici sono state tolte per dare spazio e forse inizio a qualcosa di itinerante e liquido, dinamico e senza punti fermi. Quando azzeri ogni forma, stile e dinamica precedenti puoi avere la possibilità di dare atto ad un

nuovo processo mentale e fisico; anche la totale distruzione dell’opera stessa in quanto priva di ogni barriera aulica. Il processo stesso supera l’opera finale e ne nega l’esistenza.
Lo statement dell’opera è contenuto nell’opera stessa, composta da due video 4k sovrapposti tramite green screen, e il testo narrato dalla voce di Google translate.

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© 2023 by Enrico Finazzi

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