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2022

Roma

            Partendo da un frammento di un ricordo ho voluto creare a livello visivo un viaggio comunicativo su un livello spaziale che scorre tra l’acqua di Roma e quella dei fiumi della Polonia. I fiumi presenti nel corto sono l’Ina e il Wieprz , rispettivamente nella prima e nell’ultima inquadratura. Questo perché dopo l’arrivo a Filettino, micro paesino sui monti di Frosinone, ho fatto il primo giro di ricerca con Susanna Badzinka andando a cercare elementi interes- santi e suggestivi. Alla fine invano, confesso di aver passato la giornata con la mente altrove e non avevo in testa alcun progetto sensato. Con Susanna Badzinka ho esplorato i tunnel tra le case, incontrato un gatto che ci è sfuggito spaventato e, giocando con una porta finestra divelta, abbiamo cercato un ipotetico input visivo, fotografico.Facendo ricerca e parlando durante la giornata ho percepito quanto fosse coesa e unita quella comunità montana, ma al contempo molto chiusa e “attenta allo straniero”. Leali fra i simili, anche in situazioni di brigantaggio e malavita con i diversi.

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            Ho immaginato quindi una narrazione parallela alla semplice esperienza reale: si ipotizza come base per il corrto che quei tunnel percorsi facessero da comunicazione tra spazi così lontani da distorcere il flusso temporale, e che per un momento anche la ristrettezza men-tale di un paesi- no così chiuso si allargasse ad un mondo più ampio, anche attraverso un racconto che va oltre lo spazio descritto. La voce fuori campo in polacco di Susanna narra episodi ed anedotti sulla sessualità, l’animalità e la natura in maniera diretta e specifica per quel tipo di ambiente, avendo rielaborato alcuni dialoghi di una sceneggiatura già esistente di Von trier, mescolando dialoghi e monologhi e pensieri pe. Infatti tutto è rallentato, quasi fermo e sospeso, nelle riprese a Filettino, ma solo le riprese della Polonia sono a velocità normale, perché il tunnel presupposto modifica anche il tempo della comunicazione verbale e retinica . Il “senso leggero” a cui faccio riferimento nel titolo è proprio questo: un senso nuovo che trasposta il racconto, senza rigidità narrativa e coesione concettuale.

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© 2023 by Enrico Finazzi

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